The Virtual and The Virtuous
Thanks to Internet the existent "electronic" material is increased. The web is certainly an innovation of great importance, a devastating step forward in humanity progress history, but this technological device has been subject of many critics since, according to a position which, once, we would have defined "apocalyptic”, this would bring us towards Gutenberg Galaxy’s end. With Internet is evident that we have the same support thanks to which the writing is convayned and is geared, but this continues to exist, both as a possible interface of the entire traditional history of literature, as well as, in a consistent way, in new innovative forms : blogs, chat, forums, e-mail, websites and personal profiles are the living proof. The meeting between digital and world of literature gave life to a completely new scene, characterized by a series of new possibilities, but at the same time, by paradoxes and not few questions too. The affirmation of two distinct, but still connected to each other, phenomena, was interesting: first we assisted to the redefinition of the relationship between centers and outskirts, second an alternative literature was born, which gives not few problems to the traditional book industry. Certainly it is impossible to think about the web not thinking about also at the market, because there are many contaminations and influences . The advent of the web has led that several movements in favor of the free movement of knowledge and ideas outbreaks , shouting "No copyright", using the expedient of the costruction of a free of charge culture. How can we ever combine instances of these radical movements with the copyright? And in an event like this, by what tools we can protect the "intellectual property" and how it is possible to divide the individual benefits? Besides, in a society in which the data tell us that the consumption mediate is sensitively reduced, the questions are: what is the future of printing? This will remain a residual of the past? Or, instead, we will see a live redefinition? These questions are still open. They should serve to bethink, in a scenario in which the digital dimension has a weight and it is increasingly relevant, to understand the avaiable opportunities that are open in this diverse and this multiform present in order to better understand all the aspects of a reality that is constantly evolving.
Con l’avvento di Internet la quantità di materiale "elettronico" esistente è aumentata sempre di più. Il web rappresenta sicuramente un passo in avanti sconvolgente nella storia del progresso dell’umanità; pur tuttavia tale dispositivo tecnologico è stato soggetto a numerose critiche dal momento che, secondo una posizione la quale, un tempo, avremmo definito “apocalittica”, questo ci starebbe portando verso la fine della Galassia Gutenberg. Con Internet ciò che è evidente è che ci si trova di fronte ad un’omogeneizzazione a livello del supporto grazie al quale la scrittura si veicola e si innesta, ma questa continua ad esistere, sia in quanto interfaccia possibile dell’intera storia tradizionale della letteratura, sia, ed in maniera consistente, in forme innovative. L'incontro tra digitale e mondo della letteratura ha dato vita ad uno scenario assolutamente inedito, senz'altro caratterizzato da una serie di nuove possibilità, ma, al contempo, anche da paradossi e puntellato da non pochi interrogativi. Interessante è stato l'affermarsi di due fenomeni distinti, ma comunque collegati tra loro: da un lato una ridefinizione del rapporto tra centri e periferie del mondo, dall'altro la nascita di una letteratura “altra”, “amatoriale”, che ha dato voce a quanti avessero il desiderio e la voglia di esprimersi e filo da torcere all'editoria istituzionale. Sicuramente è vero, però, che è impossibile pensare al web a prescindere dal mercato, poiché le contaminazioni e i condizionamenti tra questi due ambiti sono oltremodo evidenti. L'avvento della rete ha fatto sì che insorgessero numerosi movimenti a favore della libera circolazione del sapere e delle idee, al grido di “No copyright”, utilizzando l'espediente della costruzione di una cultura gratuita. Come si possono mai coniugare le istanze di tali movimenti radicali con il diritto d'autore? Come si può combinare l’ipotesi di un accesso alla cultura assolutamente libero e sottratto ad ogni vincolo con l’ideale della tutela del lavoro (e dei lavoratori) dell’ingegno? Ed, inoltre, in una società in cui, dati alla mano, i consumi mediali si sono sensibilmente ridotti, oggi ci chiediamo qual è il futuro della carta stampata? Resterà questa un residuo del passato? Oppure, invece, vivrà una ridefinizione?Tali interrogativi sono ancora aperti. Essi devono fungere da spunto di riflessione, in uno scenario nel quale la dimensione digitale ha un peso e un'incidenza sempre più rilevante, per poter capire le possibilità che si aprono in questo presente multiforme e per poter cogliere al meglio tutti gli aspetti di una realtà che è in continuo divenire.